Una squadra , un Team , un gruppo che pedala

Ciao a tutti popolo che pedala , e mentre nel mio ultimo post vi descrivevo la situazione famigliare difficile che stavo passando , purtroppo 10 giorni fa mio padre è venuto a mancare e la prima cosa che ho capito è stata che , nonostante l ‘ età avanzata , sono sempre stata convinta che lui fosse “ invincibile “ e che sarebbe rimasto con noi ancora per molto tempo ma , non è stato così e nel momento difficile sono stata contenta che lui abbia potuto rivedere due dei suoi tre fratelli rimasti in vita , visto che la sua famiglia dalle origini Barlettane era composta da 15 tra fratelli e sorelle .  Questo momento particolare della mia vita mi ha fatto riflettere molto , sopratutto su mio padre che in tutti questi anni ha lasciato un segno profondo e quindi ha ricevuto in questi giorni tanto affetto a livello lavorativo , sportivo , di vita giornaliera …… tante persone hanno voluto portare il loro saluto e ricordare i momenti importanti della sua vita . Vi avevo già detto che sono da semp

  Ciao a tutti.......come vedete dopo un pò di giorni , dopo che la mia vita lavorativa è stata un pò stravolta da una notizia di positività di un nostro atleta , e se devo essere sincera , dopo tanti anni di attività è stata una bella botta ed in certi momenti a parte le lacrime e la nausea di trovi catapultata in una situazione quasi irreale , come se tutto in un attimo ti fosse crollato il mondo addosso . Non nascondo che è una cosa importante e grave e che lo stesso atleta , che è con noi dalla stagione 2023 dovrà ora difendersi nelle sedi opportune e dovrà chiarire la sua posizione in merito alla vicenda , e quindi gli auguro di risolvere al più presto questa situazione , per lui negativa , ma che comunque ha segnato in qualche modo tutto il Team a partire dai compagni che stavano effettuando il Giro della Valle D’ Aosta , a quelli che erano in pista , a casa ed a tutto lo staff e tutto il personale che da anni ci segue con devozione e grande senso di responsabilità. Non ce l ‘ho

  Pensavate voi in cattiva fede dal titolo di essere su only fans ahahahahah ma non è così , perché siamo alla fine della prima tappa del Giro della Valle D ‘ Aosta ed il termine o meglio “ ogni lasciata è persa “ ci calza proprio a pennello .  Partiamo con l ‘ anticipare l ‘ ottimo 30 e lode che Meris ci ha comunicato di aver ottenuto qualche giorno fa , e qui c ‘ è solo da fargli i complimenti perché questo è il secondo risultato ottimo e non è cosa facile .  Poi passiamo alla gara ed io dico solo che vincere la volta di gruppo compatto su uno strappo a soli 4 secondi dai 6 in fuga è veramente una grossa occasione persa e sinceramene mi dispiace più per lui che per tutto il resto perché conosciamo molto bene il suo valore agonistico che molte volte è penalizzato solo dalla sua mancanza o di sicurezza o di cattiveria , perché il più delle volte deve sempre rincorrere e non ha mai il coraggio di anticipare . A parte al Giro u 23 dove con un solo sguardo ha fatto capire a Romele di esse

  Siamo nel 2023 e molte cose sono cambiate : gli atleti giovani e spericolati più d un tempo , i mezzi più performanti e più veloci , le strade sempre più piene di dossi e sparti traffici e sui cambiamenti può anche bastare in senso teorico . In senso morale e pratico , le molte cadute in gruppo , in volata dove le velocità sono molto più elevate e dove  considerazione generazionale non ha più nessun valore , la frenesia della gara e la cattiveria agonistica che contraddistingue le nuove generazioni dettata anche dalla grande genialità dei dirigenti che hanno mania di onnipotenza ....sono tutte cose che sono cambiate ed hanno bisogno di più attenzione per permettere a tutti i ragazzi giovani e meno giovani di correre in sicurezza. Vorrei soffermarmi sulla gar di Ornago a cui ieri ero presente , e facendo la diretta ho anche fatto il video ,ma penso che una gara sola non sia abbastanza e sopratutto stiamo parlando di una gara fatta da molti anni ed arrivata sempre nello stesso punto al

  Stasera non era in programma la narrazione della serata dedicata al “ gelato” o meglio alla voglia di gelato che mi era venuta dopo cena e dopo una giornata dedicata al lavaggio ed allo stiro dei panni .  Inizio col dirvi che io abito in un condomino al terzo piano mentre al primo ci sono gli appartamenti di quei dolci ragazzi di cui vi racconterò le acrobazie di stasera .  Premessa : domani si corre alle ore 09:15 vicino a Bergamo e quindi subito dopo cena io e Gian abbiamo avuto la brillante idea verso le 08:10 di mandarli a prendere un gelato x tutti . Quindi si parte per l ‘ impresa e mentre due salgono da noi verso le 20:20 ad aspettare i volontari del gelato, gli altri …… non farò i nomi ahahahahah perché sono clemente 😤 escono per andare dal gelataio che si trova esattamente a 200 metri da casa nostra .  Mentre parliamo della corsa di domani, prepariamo il riso da cucinare alle sei domani mattina e togliamo le tartine dal freezer ci accorgiamo che sono già le 21:15.   Ma dove

Si chiama esodo , quando più persone si trasferiscono in altri luoghi , in altre nazioni , in altri Team , in altre categorie , ed è già inizia da un pò di anni per il personale delle squadre italiane , e qua mi riesco a meccanici e massaggiatori ed anche Team manager che hanno portato la professionalità italiana all’estero . “ Noi” li abbiamo istruiti e cresciuti , e per noi intendo tutti i Team italiani che da anni seguono le categorie giovanili fino al professionismo e poi come “ genitori “ li abbiamo affidati a quelle squadre che negli ultimi anni all’ estero sono diventate sempre più numerose , sempre più economicamente importanti ,e sempre più organizzate . Diciamo che noi abbiamo costruito le scuole medie ed elementari , per poi lasciare che i nostri staff , prettamente giustamente per motivi economici frequentassero l’università all’ estero . E’ vero che si creano rapporti umani importanti e che comunque l’affetto rimane sempre per tutto il personale che “ ha spiccato “ il volo

Oggi parliamo di difficoltà nella gestione sportiva di giovani atleti che fanno parte di un Team , da cui sembra , anzi è meglio dire ci si aspetta sempre il massimo , ma il più delle volte ci si dimentica che i problemi di salute e fisici sono sempre in agguato , ma sopratutto ci si dimentica che se uno cerca di gestire un gruppo di giovani atleti deve anche pensare al loro futuro ed alla loro vita che va oltre allo sport. . Vi dico questo perchè proprio ieri è successo che i nostri tecnici hanno deciso , con grande ma grande rammarico di non partecipare alla gara Città di Brescia , che oltre ad essere di grande importanza è sempre stata per noi uno degli obbiettivi della stagione. La cosa che mi fà sorridere è che avremo dato modo a molti ed ai soliti di sprecare fiato inutilmente con parole ed ipotesi montate a caso , ma penso sia giusto dare delle motivazioni valide e reali ad una decisone che ripeto , non è stata presa con grande facilità . Iniziamo con ricordare che abbiamo una s

   Ciao popolo che pedala, inizia cosi , con questo bellissimo abbraccio fra due atleti la mia settimana che mi porta a superare l’arrivo dei 63 anni ( ringrazio tutti x gli auguri :-) , e non è un semplice abbraccio perchè Minuta e Napolitano aggiudicandosi il podio nel Keirin al primo ed al secondo posto , hanno coronato uno dei loro gradi sogni . Sono due ragazzi “ velocisti” Under 23 che sotto la direzione del Tecnico Quaranta stanno migliorando sempre di più ed un giorno vorrei proprio fare un blog dedicato a loro ed ai mille sacrifici che fanno tutto l’anno per onorare la nostra maglia ma sopratutto quella della Nazionale Italiana , dove la disciplina della velocità è stata un pò trascurata ma.......Ivan si sta impegnando al massimo con i suoi ragazzi e sta ricevendo le soddisfazioni che lui e loro si meritano. Perchè parlo di sacrifici ? Voi penserete che quelli li fanno tutti ....bhè.....non è sempre scontato sopratutto perchè questi ragazzi sono Piemontesi e la nostra pista x