L’ esodo estero che sfortunatamente non è quello estivo ......




Si chiama esodo , quando più persone si trasferiscono in altri luoghi , in altre nazioni , in altri Team , in altre categorie , ed è già inizia da un pò di anni per il personale delle squadre italiane , e qua mi riesco a meccanici e massaggiatori ed anche Team manager che hanno portato la professionalità italiana all’estero . “ Noi” li abbiamo istruiti e cresciuti , e per noi intendo tutti i Team italiani che da anni seguono le categorie giovanili fino al professionismo e poi come “ genitori “ li abbiamo affidati a quelle squadre che negli ultimi anni all’ estero sono diventate sempre più numerose , sempre più economicamente importanti ,e sempre più organizzate . Diciamo che noi abbiamo costruito le scuole medie ed elementari , per poi lasciare che i nostri staff , prettamente giustamente per motivi economici frequentassero l’università all’ estero . E’ vero che si creano rapporti umani importanti e che comunque l’affetto rimane sempre per tutto il personale che “ ha spiccato “ il volo , ma è anche vero che è sempre più difficile trovare giovani appassionati che sono disposti a sacrificare il sabato e la domenica per seguire la passione del ciclismo. 

Quindi in Italia sono cresciuti grandi massaggiatori , grandi meccanici , grandi preparatori e grandi Ds che ottengono da molti anni importanti risultati con i loro ragazzi . Ok , che la maggior parte degli atleti di un Team WT è formato da talenti stranieri ma , è capitato più di una volta che piccole realtà italiane abbiano portato al professionismo atleti di eccellente spessore .


Non dimentichiamoci inoltre dei cuochi e dei nutrizionisti che fanno parte di Tèam stranieri e che a livello Internazionale hanno una grande considerazione. Ho iniziato con raccontarvi l’esodo del personale , ed ora devo descrivervi purtroppo l’esodo degli atleti che sin dalle categorie giovanili decidono di trasferirsi  in società che hanno la grande fortuna di avere alle spalle una squadra WT .
Io non sò come tutto è iniziato , ma non dimenticherò mai il momento in cui la prima squadra vivaio straniero ha chiuso i battenti perchè il loro più forte atleta ha deciso di non passare con la loro WT , ma con una squadra avversaria. E’ stato un caso eclatante e che ha innescato il meccanismo di “ acquisto giovanile “ con relativo obbligo di passaggio alla stessa società per gli atleti con valori atletici più elevati . Il vantaggio principale per gli atleti in quel momento iniziale è stato l’aumento del rimborso economico , anche se ultimamente ho sentito alcune interviste ad ex atleti professionisti dirigenti e Ds , che dicevano che in Italia noi diamo rimborsi da 2000/3000 euro e quindi sbagliamo ........... non riesco a capire di che cosa stiano parlando e che libro di favole abbiano letto , perchè vi posso assicurare per certo che non è proprio cosi . I badget delle società italiane non potrebbero permettersi certi rimborsi , anzi decantando la loro posizione di “ scuola di ciclismo “ senza fine di lucro , penso personalmente che abbiano esagerato nello sminuire l’attività e gli sforzi che tutti i giorni da diversi anni facciamo per i nostri ragazzi.
Parentesi personale a parte ormai da alcuni anni l’esodo in terra straniera , si è allargato anche agli atleti che naturalmente sono convinti -e non posso che dargli ragione - di fare una grande esperienza , ma sono anche convinta che poi alla fine per passare prof devi andare molto forte e devi essere a livelli elevati .

Sapete , noi molti anni fa e vi parlo del 1990 siamo stati il primo vivaio a livello Internazionale con la Polti e la Domina Vacanze e grazie al manager Stanga siamo riuscito a far passare al professionismo atleti italiani ed addirittura bergamaschi che non hanno vinto molto da dilettanti , ma che poi da prof hanno fatto un ottima carriera da gregariato , e vi posso fare l’esempio di Alessandro Vanotti , che come Masnada Fausto è un gregario Doc .
Ma quelli erano tempi diversi , anche i Team Professional avevano dei budget non esagerati e l’esasperazione del risultato era solo sul nascere , come gli stessi investimenti degli sponsor .

Oggi , fortunatamente il ciclismo femminile ha raggiunto un ottimo livello e dire che ha superato di gran lunga quello maschile come investimento , organizzazione e compenso non è un eresia , ma ....... e c ‘è un grosso ma, noi a livello maschile siamo rimasti fermi ad un pò di anni fa , oggi l’esasperazione del passaggio al professionismo sta penalizzando un pò tutto il sistema giovanile.

Le gare ci sono, gli organizzatori ci sono e cercano ogni anno di migliorare , e lo dimostra il fato che tanti team stranieri prendono sede in Italia per gli allenamenti , durante il periodo delle gare più importanti. Le squadre ci sono , perchè in questi ultimi anni le Continental sono diventate 13 , e cercano nel limite delle loro possibilità di partecipare a gare in Italia ed all’ Estero . Una cosa però la dico e la ribadisco : mentre all’estero le gare più importanti cercano di tutelare il loro ciclismo regionale e nazionale , noi italiani abbiamo il “ cuore d’oro” e cerchiamo in primis di tutelare il ciclismo straniero , pensando che questo porti più prestigio alla gara ...........non sò cosa dirvi su questo .......ma vi dico sono che ci hanno invitato per esempio solo una volta alla Liegi , nonostante quella volta avessimo ottenuto un ottimo secondo posto con Bagioli .

Mi sto dilungando e forse non sto nemmeno centrando il discorso del titolo del mio blog odierno , ma voglio solo concludere dicendo che personalmente vorrei essere una veggente e vedere poi fra qualche anno come andranno a finire le cose ....nel senso ......quanti ne passeranno prof ? Ad un certo punto per ogni atleta che inizia ce ne deve essere uno che smette e non sò perchè ma ( lasciamo perdere le eccezioni ) di solido i maggior risultati si sono sempre ottenuti dopo 3/4 anni dal passaggio al professionismo .
Dicono che i tempi sono cambiati , che gli atleti sono cambiati , che i mezzi sono cambiati , che il mondo è cambiato........dobbiamo solo capire se è cambiato in meglio o in peggio e questo non è facile dirlo .

L’unica cosa certa però è che le squadre italiane si sentono quasi private del loro lavoro e dei loro sforzi , che da anni era quello di far crescere i giovani ragazzi e poi cercare di portarli al professionismo .
In Italia purtroppo abbiamo solo due squadre Professional e nemmeno una WT , ed una di queste ha iniziato da due anni a fare il vivaio di sè stessa e quindi si è limitato anche quel bacino che dava la possibilità ai Team di poter poi effettuare il passaggio . A tutto questo quindi aggiungiamo le squadre development che sono il vivaio delle WT ed andiamo giù a cascata dalle Continental fino alle squadre Dilettanti che hanno sempre gareggiato sia a livello regionale che Nazionale.

Che cosa ci manca ? Per una volta pecco di umiltà .......nulla........ abbiamo vinto il mondiale con Baroncini e poi subito prima con Battistella , nel 2016 l’abbiamo perso con Consonni ma siamo stati proprio in quella stagione la miglior Nazione a livello Mondiale .........non contiamo poi il secondo posto all’Europeo con Baroncini , ma se Ayuso ha vinto un Giro D’ Italia lo deve anche grazie ai suoi compagni di squadra che sono stati lo stesso Baroncini - Verre - Gazzoli .........e Busatto che ha vinto la Liegi ? Ok corre per un Team straniero ora ed è Campione Italiano , ma è passato da un Team italiano ed un pò di esperienza non gli ha fatto male........anzi ........complimenti e che continui cosi.

Stiamo quindi a vedere ragazzi , e più che vedere stiamo a subire questo esodo che parte sempre di più dalle categorie giovanili ed è un pò penalizzato anche da tutti i regolamenti che esistono solo in Italia , e che purtroppo da diversi anni ci cerca di modificare e perchè no , eguagliare a quelli Internazionali , ma è sempre una cosa difficile .........perchè è difficile ? Perchè si deve migliorare ma non si vuole migliorare e di palle ce ne sono poche.

Non è facile popolo che pedala , e non sò dirvi quale sia la strada sbagliata e quella giusta , ma come sempre il mio che rimane sempre un sogno è che tutte le parti si siedano ad un tavolo anche per due giorni interi a trovare soluzioni che possano andar bene a tutti...........un sogno :-)


 


 

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