Mio padre lotta a 95 anni per la vita........... io devo farlo per lui, per me , per chi mi vuole bene e perchè questa è la vita!!!!!!

 


Ciao a tutti.......come vedete dopo un pò di giorni , dopo che la mia vita lavorativa è stata un pò stravolta da una notizia di positività di un nostro atleta , e se devo essere sincera , dopo tanti anni di attività è stata una bella botta ed in certi momenti a parte le lacrime e la nausea di trovi catapultata in una situazione quasi irreale , come se tutto in un attimo ti fosse crollato il mondo addosso .

Non nascondo che è una cosa importante e grave e che lo stesso atleta , che è con noi dalla stagione 2023 dovrà ora difendersi nelle sedi opportune e dovrà chiarire la sua posizione in merito alla vicenda , e quindi gli auguro di risolvere al più presto questa situazione , per lui negativa , ma che comunque ha segnato in qualche modo tutto il Team a partire dai compagni che stavano effettuando il Giro della Valle D’ Aosta , a quelli che erano in pista , a casa ed a tutto lo staff e tutto il personale che da anni ci segue con devozione e grande senso di responsabilità.

Non ce l ‘ho fatta a continuare il blog in questi giorni , ma sono riuscita nel mio piccolo attraverso la mia pagina di Facebook personale ed attraverso vari messaggi a ringraziare di cuore tutte quelle persone che mi sono state vicine , con parole concrete di conforto , a chi mi ha evidenziato che dopo tanti anni di attività posso solo andare a testa alta e lasciatemelo sottolineare a mio papà che oggi a 95 e da oltre più di due mesi sta lottando per la vita. E’ stato lui che a 7 anni mi ha portato a vedere la prima gara e m ricordo che a quell’epoca siamo partiti alle 05.00 del mattino per correre alle 10:00 . A lui devo tutto , l’amore per il ciclismo , la passione che ha passato a me e mio fratello per questo sport e......per finire ......grazie alla sua grande signorilità e generosità nel 1972 , dopo aver dato un passaggio ad un atleta juniores abbruzzese alla stazione , è stato l’artefice di quello che poi sarebbe diventato mio marito ma sopratutto il padre ( ora è il mio ex marito ) di mia figlia che mi ha regalato due splendidi nipotini .......il maschietto va anche in bici quindi .........la mia vita non è appesa da un filo ma .......ad un telaio e due ruote.

E poi , tutti che mi dicono che non devo guardare i social perchè la gente è veramente cattiva e pazzesca quando con le parole vuole farti del male , ma si dimenticano che io sono nata nel 1960 e già molti anni fa , sopratutto negli anni 1990/2000 quando dopo anni di gavetta riuscivamo a vincere le prime gare a livello Internazionale , a casa mi arrivavano lettere anonime , che sono credetemi illeggibili e per farvi divertire , ma mi dovete credere , visto che in quegli anni io pesavo ben 147 kg , un giorno mi arrivò a casa una maialina di ceramica con la scritta Ross ed un biglietto ....questa sei tu ......... ora è vero ci sono i social e persone che “ godono “ con le parole perchè purtroppo saranno limitati li ahahahhahahah , ma anche una volta non scherzavano , anzi , prima ero anche più giovane ed i miei problemi fisici non vi nascondo che erano molti , e quindi come vi dicevo prima , molti non sanno che se anche 20 anni fa i social non esistevano c ‘ erano persone e ci sono anche ora che non conoscono limite nel rispetto degli altri .


Comunque , popolo che pedala , è inutile dirvi che i ragazzi del Giro della Valle d’ Aosta , mi hanno ridato il sorriso con le loro imprese durante le ultime gare del giro , e la vittoria di Sergio Meris mi ha dimostrato che l’impegno e la costanza alla fine saldano sempre il conto . Il primo giorno , sapendo comunque di aver scalatori di un buon livello , avevo chiesto ai ragazzi di tenere d’occhio la classifica a squadre , perchè erano anni che con il dominio straniero ( ragazzi sono veramente degli atleti eccezionali ) , non riusciamo più ad essere nelle prime posizioni . Sapete , la cosa assurda odierna è che in Italia abbiamo le squadre dilettanti che a volte si “ lamentano” di quelle Continental , ma non tengono presente che alla fine ed in termine agonistico noi dobbiamo lottare con vivai di WT di ottimo livello e da quest’ anno anche con le squadre Professional e quindi , alla fine di tutto , non si può ridurre ad una lotta interna, ma si deve solo ragionare in termini agonistici . 
Sarà anche vero che il ciclismo sta cambiando , ma ho come la piccola impressione che tutto il mondo agonistico stia cambiando e sopratutto i limiti di età che prima esistevano nelle nostre categorie , ora sono in netta diminuzione e ci sono atleti che sin da età giovanile hanno caratteristiche tecniche elevate.
Quindi se stiamo parlando della “ guerra “ dei poveri , in senso letterario ci siamo proprio ed ho come l’impressione che la soluzione a tutto questo sia molto lontana .
Mi piace però pensare che, come dice in un articolo Patrick Lefevere , che non ha mai peli sulla lingua , noi siamo diventati “ vecchi” di colpo , visto che da giovani dirigenti sento anche dire che dovremmo essere la parte negativa di questo sport ............io dico solo questo e poi chiudo ........... sono qua pronta a vedere il nuovo , ma sopratutto a capire a che cosa saprà rinunciare di suo per poter crescere , perchè per avere bisogna prima dare ........per anni :-)

A presto 


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