Passato presente, vecchio nuovo ,rinnovamento innovazione !

 


Ho passato un bel periodo lontano dalle gare per motivi familiari , ma già nella passata stagione mi ero “ allontanata “ un po’ dalle gare perché sono sempre stata legata al passsro ed il presente in molti momenti non mi rappresenta più o meglio non mi fa sentire più a mio agio . 

Sarà l ‘ età ? Può darsi ….. largo ai giovani come si dice in tutti i settori lavorativi , perché ok che il nostro è sport ma per un buon 70 % di noi è anche un settore lavorativo che portiamo avanti da anni . Logico che all ‘ inizio di parte con un piccolo e giovane Team e magari in due come è successo a me ed al mio ex marito Bevilacqua ma , con il passare degli anni si diventa un gruppo , una squadra e visto che siamo nel 2023 oggi dobbiamo usare il termine Team, ma sempre una squadra italiana siamo 🇮🇹. 

Quindi , vado alla gara mi porto verso la punzonatura con largo anticipo ed incontro - Daniele Masiani - Umbertone - ed il direttore di corsa Carnasciali - con loro mi sento giovane , ma non per l ‘ età ma perché da loro in tutti questi anni ho imparato molto , sono persone che hanno il massimo rispetto da parte mia perché dà loro ho appreso tutte le piccole parti di questo mondo che poi è diventata la mia vita . Parliamo di mio padre che loro conoscevano , delle gare in generale , dei corridori , dei piccoli e grandi problemi che ognuno di noi ha . Insomma oltre al saluto c ‘ è un piacevole confronto che mi fa sentire come molto tempo fa …….. ma perché vi dico questo ? Ora ve lo spiego …

Vado al bar , mentre aspetto la riunione Ds e già li incontro tutta la parte giovane del movimento che in piccoli gruppi discute o beve un caffè e già li …… mi sento fuori luogo o meglio per me che faccio parte del passato un saluto o due parole erano e sono fondamentali . 

Quindi rientro nella sala dove tutti sono ormai seduti ed indaffarati nei loro pensieri …… Valoti mi dice sempre che sono una musona ma io gli ricordo sempre che sono una donna ed ho anche 63 anni e sono nonna cazzarola 😂😂😂😂. 

Comunque , mentre stavo pensando agli incontri moderni , dove tutti si fanno i cavoli loro perché collegati al cellulare , mi si avvicina Masiani che è uno dei “ signori “ del ciclismo e mi dice : vedi Rossella come sono cambiati i tempi ? Nessuno parla , saluta , discute , si confronta e nota anche lui che il presente del nostro movimento è pieno di silenzi . 

Oddio sono silenzi che poi si tramutano in discorsi negativi e denigratori sui social a volte ma quelli sono i momenti da sfruttare per parlare e confrontarsi …… dopo un ora la gara parte e da lì in poi tutti noi saremo impegnati e figuriamoci poi dopo la gara quando il viaggio che per molti è importante ti porta a fare tutte le cose il più in fretta possibile . 

Oggi Tina Ruggeri che è giornalista di questo sport da anni ha scritto un post che voglio riportarvi : Nel ciclismo italiano c’è bisogno di serietà professionalità e cultura per fare uno scatto in avanti  e mettersi alla pari dei più evoluti paesi europei. O si affonderà sempre più.

Perché vi riporto questo post ? Perché ci vedo speranza ….. si affonderà sempre di più ……. ero convinta di aver già toccato il fondo 🤷‍♀️ e in quella ricerca di serietà professionalità e cultura io ci trovo la sintesi di un concetto che abbiamo perso : il rispetto dell ‘ avversario che non ha età , colore , paese o nazionalità . 

Si abbiamo bisogno di questo , ma non solo nel nostro sport ma nella vita di tutti i giorni ……. gli ultimi avvenimenti sociali mi dimostrano tutto questo . 

La soluzione ? Una bacchetta magica ? Il nuovo che deve avanzare ? Probabilmente sì perché è giunta l ‘ ora ma …… caro giovane fino a che guarderai il vecchio o l ‘ esperto con uno sguardo indifferente imparerai ben poco ed sicuramente non andrai molto lontano perché …… da soli e con la presunzione e l ‘ arroganza non si va da nessuna parte . 

Vuoi un esempio semplice semplice ……. quando ero giovane ammiravo ed osservavo le squadre che Garbelli aveva da dirigere , gli sponsor che erano molto importanti , i suoi atleti che erano i più forti del movimento …… ogni tanto lo giudicavo per i suoi modi fermi e disciplinari ma ……. solo oggi è con il passare del tempo vedo i suoi ex atleti che lo ringraziano e lo ricordano con affetto perché crescendo  hanno capito quello che lui ha dato a loro . È per me questa una cosa bella ed importante …… cosa d ‘ altri tempi 




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